In questo blog desidero "parlarvi" dell'Arte, una mia grande passione e condividere con voi i miei studi e le mie ricerche.

sabato 24 dicembre 2011

"La Danza" e "La Musica" di Matisse

Henri Matisse fu uno dei maggiori esponenti della corrente artistica dei Fauves ("fiere selvasse", "belve"), come poi li definì il critico Louis Vauxcelles, scandalizzato per i loro dipinti. Vauxcelles, infatti, disprezzava i loro colori troppo accesi e le deformazioni di oggetti e figure, che sembravano far diventare i paesaggi e i ritratti come gli sgorbi colorati appesi alle pareti delle "camerette dei bambini".
La pittura degli artisti Fauves segue la tecnica della pennellata divisa e ogni idea di prospettiva è assente.
Ciò che importava a questi artisti era la possibilità di esprimersi liberamente, attraverso la forza del colore.


La Danza
                                                                           


                                                                      La Musica

Questi due quadri sono i più famosi di Matisse. Sinceramente non li ho molto apprezzati. Non mi piacciono particolarmente.
"La Danza" e "La Musica" sono stati commissionati a Matisse dal collezionista russo Sergei Shchukin.
In queste due opere Matisse ha utilizzato solo tre colori: il blu, il verde ed il rosso dei corpi nudi.

Visto che i precedenti quadri non sono dei miei preferiti... ve ne metto alcuni che, a parere mio, sono più espressivi, che a me piacciono di più. (Sempre dei Fauves.)






"Donne per strada" di Kirchner

Kirchner é stato uno degli studenti di architettura che fondarono il Die Brùcke ("Il Ponte" in italiano).
Questi artisti esprimevano l'intensità delle emozioni e dei sentimenti attraverso la deformazione di paesaggi e figure.
Come i Fauves, anche i giovani pittori tedeschi trascurano le regole della prospettiva: con pennellate impetuose di colori contrastanti creano forme spigolose e scheggiate.

Ho deciso di mettere come uno dei dipinti di Kirchner proprio "Donne per strada" semplicemente perchè l' ho elaborarlo poco tempo fa.


La scena è ambientata in strada e dai colori si può intuire che avvenga di sera. Il nero rappresenta l'oscurità della notte, mentre il giallo acido, acceso e irreale allude all' illuminazione notturna o a quella di qualche lampione.
Kirchner ha usato segni netti, duri con forti pennellate e dei colori aggressivi, contrastanti, violenti e resi più freddi dalla presenza del nero e del grigio. Sono presenti forme spigolose e scheggiate con figure deformate e allungate.
Si possono distinguere gli uomini dalla bombetta, mentre le donne dalla presenza di piume e tacchi alti.
Kirchner ha rappresentato anche delle ombreggiature, soprattutto nei vestiti.

Il Bacio di Klimt

Il dipinto rappresenta un uomo che, delicatamente, bacia sulla guancia una donna. Il colore prevalente è l'oro (Klimt ereditò dal padre orafo ed incisore l' amore per la preziosità dei materiali e per l'artigianato).
Sono presenti moltissimi dettagli (caratteristico dell' Art Nouveau di cui Klimt fu uno dei maggiori esponenti).
I corpi dei due quasi non si distinguono, avvolti da questo "mantello" dorato.
Non si capisce il luogo dove si trovino l'uomo e la donna, infatti sullo sfondo non c'è presente alcun paesaggio.
Il Bacio è il quadro più conosciuto di Klimt.


L' Urlo di Munch

In questo quadro Munch camminava lungo la strada con due amici quando il sole tramontò, il cielo si tinse all'improvviso di rosso sangue. Si fermò, si appoggiò stanco morto ad un recinto. Mentre i  suoi amici continuavano a camminare, Munch continuava a tremare di paura... e sentiva che un grande urlo infinito pervadeva la natura.
Questo urlo ha completamente sfigurato il personaggio rendendolo una figura surreale.. quasi uno scheletro/ fantasma.
Edvard Munch fece parte di un movimento artistico chiamato Simbolismo, fu un percusore dell' Espressionismo.
Sullo sfondo si distinguono i due amici estranei al terrore del loro compagno.La storia che si cela dietro a questo dipinto penso sia stupenda, ma che allo stesso tempo ti faccia riflettere sull'ignoranza e l' indifferenza delle altre persone.